Il panorama delle connessioni di rete comprende diverse opzioni sia fisse che mobili, offrendo una gamma di performance che vanno da soluzioni di massa a servizi dedicati. Tuttavia, concentrandoci sulla rete fissa, i piani di copertura FTTX (Fiber to the x) garantiscono livelli elevati di connettività, sebbene non uniformemente distribuiti in tutto il Paese. Inoltre, grazie alle iniziative come il Sistema Paese, sono in corso progetti per estendere la copertura con servizi FTTH, con l'obiettivo di offrire una connettività ultrabroadband su larga scala e completare così la copertura attuale in FTTX.
La sostituzione della vecchia tecnologia ADSL-RTG-ISDN, la più diffusa nelle aziende italiane, con le nuove tecnologie aumenterà la velocità e stabilità di connessione ad internet, migliorano i servizi Cloud e VoIP.
Siamo sicuri che la nostra azienda sia però al sicuro durante questa transizione? In questo articolo, esploriamo le implicazioni di questa evoluzione inevitabile e i rischi associati a non agire tempestivamente.
DATA 02/05/2024
Indice
Cosa significa "decommissioning della rete TIM"?
Rischi e opportunità per le aziende
Come prepararsi per il decommissioning
Conclusione
Cosa significa "decommissioning della rete TIM"?
Il decommissioning rappresenta il processo di
eliminazione delle tecnologie obsolete negli impianti industriali, incluso il settore delle telecomunicazioni. In questo contesto, la transizione verso tecnologie fisse e mobili più avanzate mira a migliorare le prestazioni e l'efficienza complessiva del sistema. Un elemento chiave che rende possibile La dismissione è l'espansione della rete di accesso tramite l'
uso delle fibre ottiche. Questo permette di superare i limiti trasmissivi del rame, consentendo così una drastica riduzione nel numero di centrali necessarie per coprire il territorio nazionale.
TIM attualmente gestisce circa 10.500 centrali, principalmente a causa delle caratteristiche della rete in rame e della distribuzione della popolazione sul territorio. Tuttavia, con l'implementazione della rete di accesso in fibra, è possibile ridurre drasticamente il numero di centrali necessarie a soli 3.800, denominate COLT (Central Office Long Term), dismettendo le restanti 6.700 centrali definite bypass.
In poche parole il concetto di decommissioning implica la
dismissione inevitabile della rete in rame per tutte le aziende italiane. Questo passaggio coinvolge la transizione da ADSL a tecnologie alternative come
Fibra Ottica o
ponti radio. Inoltre, riguarda anche la telefonia fissa, dove
le aziende sono obbligate a passare al VoIP e aggiornare i centralini se non sono predisposti per questa tecnologia.
Rischi e opportunità per le aziende
Affrontare il decommissioning delle centrali bypass richiede la
realizzazione della copertura FTTX e, in alcuni casi,
il completamento tramite FWA. È indispensabile che i clienti passino dai servizi su rame a quelli ultrabroadband offerti dalla fibra ottica.
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La rete TIM attualmente ospita
numerose tecnologie obsolete, come PSTN, ISDN, ATM, ADSL, PDH e SDH, necessarie per fornire servizi legacy ai clienti. Queste tecnologie
sono vincolanti: lo spegnimento dei servizi legacy è possibile solo quando tutti i servizi legacy vengono disattivati in un'area di centrale. La mobilità dei clienti e il loro spostamento possono complicare ulteriormente la gestione degli apparati di centrale. Il "compattamento", che consiste nel
concentrare i clienti sul numero minimo di schede di elettronica necessarie, richiede una pianificazione e un'attuazione attenta.
L'accelerazione del decommissioning dipende in gran parte dalla migrazione dei clienti dai servizi legacy a quelli FTTX. Attualmente, la copertura FTTX delle linee attive su rete TIM è del 95%, con ulteriori iniziative in corso per aumentare la copertura FTTH nei prossimi anni. Tuttavia, c'è ampio margine di miglioramento nella penetrazione del servizio FTTX, se vuoi saperne di più sulle tecnologie in
fibra dedicate al business visita
questa pagina.
Le aziende devono
agire con le dovute tempistiche, la fretta potrebbe portare a scelte affrettate e non troppo ragionate in termini di soluzioni e fornitori. Tuttavia, affrontare questa transizione in anticipo consente alle aziende di
pianificare attentamente le proprie strategie commerciali e tecniche, nonché di programmare esecuzioni dei lavori in modo efficiente.
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Come prepararsi per il decommissioning
Parallelamente alla dismissione delle centrali bypass, sono in corso
diversi progetti per spegnere le tecnologie obsolete. Questi progetti possono essere suddivisi in due categorie:
- compattamento delle tecnologie utilizzate dai servizi legacy;
- spegnimento di specifici servizi.
Il compattamento delle reti di commutazione è un esempio significativo. Grazie alla
migrazione dei clienti verso i servizi VoIP, le centrali hanno una bassa occupazione. Questo consente di concentrare le linee attive su un
numero inferiore di apparati, permettendo di spegnere e dismettere le parti non più utilizzate. Sono in corso progetti simili anche per le reti broadband di prima generazione, come i DSLAM ATM, e per le reti di trasporto, come quelle PDH, SDH, WDM di prima generazione e PTN.
Anche le
piattaforme informatiche sono coinvolte nel decommissioning. Lo spegnimento delle tecnologie obsolete consente di
spegnere anche i relativi sistemi di gestione. Allo stesso modo, alcuni servizi, come il
mobile 3G e l'interconnessione TDM, stanno per essere dismessi. Altri servizi, come la navigazione Internet via modem a banda stretta, la filodiffusione e le
cabine telefoniche stradali, saranno disattivati entro la fine dell'anno, sostituiti da tecnologie e abitudini d'uso più moderne.
Per evitare interruzioni dei servizi e garantire la competitività nel mercato,
le aziende devono agire con tempestività. Ciò include la valutazione delle alternative disponibili, come la
fibra ottica, le soluzioni wireless o il VoIP, e la ricerca dei fornitori più adatti alle proprie esigenze. È essenziale anche pianificare la transizione tecnologica e garantire che tutte le infrastrutture, inclusi centralini e telefoni IP, siano pronti per il cambiamento.
LEGGI IL CASO STUDIO DI UN NOSTRO CLIENTE VITTIMA DI TRUFFAAd esempio ecco i
vantaggi di una delle tecnologie in cui si potrà migrare, Il VoIP.
Questa soluzione offre numerosi vantaggi rispetto alla telefonia tradizionale:
• Le chiamate VoIP sono
più convenienti rispetto alle chiamate tramite il tradizionale doppino telefonico.
• Consente l'
integrazione con i nuovi servizi cloud e applicazioni, come centralini virtuali, videocall, videoconferenze con condivisione di file, e altro ancora.
• Garantisce
maggiore flessibilità nell'utilizzo, ottimizzando le comunicazioni aziendali. Siamo pronti ad accompagnare la tua azienda in questa trasformazione digitale.
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Conclusione
La diffusione della rete FTTX e la digitalizzazione del paese hanno aperto la strada a una
rapida accelerazione dei progetti di decommissioning, con l'obiettivo di spegnere migliaia di centrali bypass nel prossimo futuro.
La dismissione delle tecnologie obsolete è cruciale per migliorare l'efficienza economica, riducendo i consumi energetici e il numero di centrali attive, allo stesso tempo per ridurre l'impatto ambientale grazie alle nuove tecnologie più efficienti.
Si continuerà quindi sulla strada tracciata, mirando a spegnere mediamente
tre/quattro centrali al giorno e investendo in progetti per ridurre gli apparati attivi e risparmiare energia.
Parallelamente, si cercherà di accelerare tutte le attività nel rispetto dei vincoli esistenti.
Il decommissioning della rete TIM presenta
sfide significative per le aziende italiane, ma anche opportunità per modernizzare le infrastrutture e migliorare l'efficienza operativa. Affrontare questa transizione in modo proattivo è fondamentale per garantire continuità operativa e competitività nel mercato in rapida evoluzione.
In questo processo
sarà fondamentale per le aziende avere un consulente di telecomunicazioni di fiducia che guidi i clienti verso la digitalizzazione.